Il ferro è un nutriente essenziale per il corretto funzionamento dell’emoglobina (il pigmento rosso del sangue), responsabile del trasporto di ossigeno a tutte le cellule dell’organismo e i primi sintomi della carenza di ferro sono stanchezza e spossatezza.
In generale le donne sono più soggette degli uomini a sviluppare uno stato anemico, e questo da sempre, proprio a causa della loro diversità biologica.
In età fertile, quindi dai 15 ai 50 anni, la donna ha una costante perdita di ferro, attraverso il sangue, dovuta al ciclo mensile; anche se l’emorragia può avere un flusso più o meno intenso secondo i soggetti, e una frequenza diversa, l’organismo deve comunque ricostruire le sue scorte di ferro ogni mese.
Attenzione però: la mestruazione è un evento fisiologico, cioè normale per il nostro organismo, e di per sé non induce una sindrome anemica, semplicemente aumenta il fabbisogno di ferro nelle donne rispetto agli uomini.
Altri eventi, esclusivamente femminili, come la gravidanza, il parto e l’allattamento causano un gran dispendio di ferro e, quindi, richiedono un apporto maggiore di cibi ricchi di questo minerale o un’integrazione farmacologica.
Tutte queste condizioni pongono la donna in una situazione a rischio di sviluppare uno stato anemico, rischio che può, e deve, essere prevenuto con una diagnosi precoce.
Il controllo periodico dei valori di emoglobina, con un normale esame del sangue (ematocrito), costituisce un buon mezzo per identificare eventuali carenze in stadio iniziale.
Per ottenere un apporto adeguato di ferro e diminuire il rischio di malattie, si può seguire una dieta sana che comprenda:
Quando possibile, consumate alimenti freschi, anziché gli integratori, perché il nostro organismo non è fatto per le dosi elevate di una certa sostanza nutritiva, che mettono a dura prova il fegato e causano squilibri nelle altre sostanze nutritive.
Fate almeno 20 minuti di attività fisica al giorno: fate una passeggiata o, se potete, fate almeno 10.000 passi.Nella nostra dieta le carni rosse sono la fonte principale di ferro che è anche presente nel pesce grasso, nella carne scura di pollo e tacchino, nelle noci, nei semi, nella frutta secca, negli ortaggi verdi nei cereali arricchiti della prima colazione. Si stima che circa l’8% delle donne occidentali sia carente di ferro,quindi circa il 10-20% delle adolescenti siano affette da questa deficienza.
Alimento | Quantità | Apporto di ferro |
Carne magra | 150g | 6mg |
Fagioli cotti | 200g | 5mg |
Sardine in scatola | 100g | 5mg |
Cereali per la prima colazione (controllare la tabella in etichetta) | 30-45g | 4mg |
Fichi secchi | 4 | 3mg |
Carne scura di tacchino | 120g | 2mg |
Semi di sesamo | 20g | 2mg |
Verdura fresca cotta | 90g | 1mg |
Il nostro organismo assorbe circa il 25% del ferro contenuto in carne, pesce e pollame.
L’assorbimento di ferro da cereali, verdura, frutta è notevolmente minore ma aumenta se sono assunti insieme a:
L’assorbimento di ferro è basso se assunto congiuntamente ai seguenti alimenti, che si dovrebbe cercare di non mangiare insieme agli alimenti ricchi di ferro:
Principali Integratori di Ferro
Oltre ad una sana e completa alimentazione è necessario la somministrazione di Integratori di ferro: i tipici effetti collaterali dati da questa somministrazione sono le alterazioni digestive e i disturbi associati, come crampi addominali, diarrea e pirosi gastrica.
Al fine di evitare questi spiacevoli inconvenienti, si raccomanda di iniziare la somministrazione con un dosaggio basso, che verrà aumentato gradualmente durante la terapia. Inoltre, anche se la somministrazione a digiuno sarebbe più efficace ai fini dell’assorbimento del prodotto, l’integratore viene in genere assunto insieme al pasto o subito dopo il suo termine, visti gli effetti gastro-intestinali che può provocare.
Tra questi abbiamo:
Esistono anche integratori multivitaminici, formulati con più vitamine e minerali: ad esempio Multicentrum, Supradyn, Be-Total Plus.
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