Con il nuovo decreto le farmacie, che effettuano i test antigenici, hanno la possibilità di caricare gli esiti sulla piattaforma regionale dove i medici di medicina generale possono poi rilevare la positività e/o la guarigione dal Covid-19.
Fino al 28 Febbraio oltre agli studenti delle scuole medie e superiori, anche i bambini della scuola primaria possono effettuare gratuitamente il tampone antigenico.
Il tampone viene erogato in maniera gratuita dalla farmacia solo dietro presentazione di regolare ricetta medica (Ricetta elettronica) munita di NRE valido per l’erogazione della prestazione in regime di esenzione.
Tale prescrizione viene effettuata dal pediatra o dal medico di medicina generale nei casi previsti dal decreto.
ATTENZIONE!
Condizione indispensabile ai fini della gratuità del tampone è la realizzazione di una comunicazione della scuola ai genitori dell’alunno che ha avuto un contatto positivo in classe (durante orario delle lezioni). E’ necessaria pertanto la richiesta del dirigente scolastico per fare in modo che il medico possa emettere la ricetta. Tutti i contatti al di fuori della scuola non possono avere tampone gratuito.
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it
Il Virus Respiratorio Sinciziale, o VRS, è un virus respiratorio molto comune, che è in grado di provocare infezioni a carico dei polmoni e delle vie aeree. Solitamente provoca il raffreddore (infezione delle vie aeree superiori). In alcuni soggetti l’infezione da VRS raggiunge le vie aeree inferiori ed i polmoni causando la bronchiolite acuta (un’infiammazione delle vie aeree) o la polmonite.
I lattanti hanno un rischio maggiore di andare incontro ad un’infezione polmonare piuttosto che a un raffreddore!
Durante la stagione epidemica il VRS è una causa molto comune di ospedalizzazione per i bambini piccoli.
Il VRS può anche provocare gravi manifestazioni respiratorie negli adulti. I soggetti sani guariscono completamente da un’infezione da VRS in 1-2 settimane.
Tuttavia, l’infezione ad VRS può avere un decorso più grave in alcuni soggetti, in particolare in coloro che sono ritenuti ad alto rischio per vari motivi.
Il VRS si diffonde facilmente da persona a persona. L’infezione si contrae attraverso le mucose di naso, bocca e occhi. Quando una persona infetta tossisce o starnutisce, rilascia in aria delle particelle che contengono il virus.
I sintomi dell’infezione da VRS sono simili a quelli delle altre infezioni respiratorie. Alcuni sintomi comuni del VRS
sono:
■ Rinite con secrezione nasale
■ Tosse
■ Starnutazione
■ Febbre (soprattutto se > 38° in lattanti di < 3 mesi)
■ Fischio
■ Respiro accelerato
■ Colorazione bluastra intorno alla bocca e a livello delle unghie
■ Movimento di allargamento delle narici (alitamento delle pinne nasali) e/o rientramenti cutanei a livello del
torace durante gli atti respiratori.
✔ Evitate l’esposizione ai virus quali il VRS lavando spesso e accuratamente le mani
✔ Evitate i contatti con persone malate e superfici che possano essere contaminate
✔ Se pensate che il vostro bambino possa essere ad alto rischio, parlate con il vostro medico per capire se deve essere sottoposto a terapia con palivizumab durante la stagione epidemica VRS.
✔ Se il vostro bambino è ad alto rischio, evitate di frequentare asili e posti affollati.
Dott.ssa Anna Longanella
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it
di Dott.ssa Anna Longanella
I virus, in particolare quelli a RNA come i coronavirus, evolvono costantemente attraverso mutazioni del loro genoma. Mutazioni del virus Sars-CoV-2 sono state osservate in tutto il mondo fin dall’inizio della pandemia.
Mentre la maggior parte delle mutazioni non ha un impatto significativo qualcuna può dare al virus alcune caratteristiche come ad esempio un vantaggio selettivo rispetto alle altre attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità con forme più severe di malattia o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo o per infezione naturale o per vaccinazione. In questi casi diventano motivo di preoccupazione, e devono essere monitorate con attenzione.
L’OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative, l’OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.
Le varianti ad oggi maggiormente conosciute e di interesse sono la variante alfa, la variante beta, la variante gamma, la variante delta ed in ultimo la variante mu.
Ogni variante ha specifiche caratteristiche di patogenicità e virulenza.
Per quanto riguarda l’impatto sull’efficacia delle vaccinazioni i primi studi affermano che il ciclo completo dei quattro vaccini già approvati rimane protettivo nei confronti di tutte le varianti, mentre diminuisce l’efficacia che si era evidenziata dopo la prima dose.
Ad oggi, dai dati emersi dagli studi effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità, la variante predominante in Italia, con circa l’80% dei casi è la variante delta.
Per ciò che riguarda la situazione generale del Paese, al 1° settembre il 71,9% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 63,9% ha completato il ciclo vaccinale.
In conclusione per ottenere una naturale efficacia della vaccinazione è necessario completare il ciclo vaccinale ed in casi specifici, come pazienti fragili, effettuare una terza dose di vaccino.
I vaccini contro il Covid sono efficaci e lo dicono i dati. Da mesi la comunità scientifica fornisce numeri sempre più dettagliati che dimostrano l’importanza della vaccinazione contro il virus per uscire dalla pandemia, anche l’Istituto superiore di sanità, che oggi ha aggiornato alcune percentuali.
L’effetto della vaccinazione è visibile quotidianamente con il numero dei contagi, relativamente basso nonostante non ci siano quasi più restrizioni dall’inizio dell’estate, ma soprattutto con la riduzione dell’occupazione dei posti letto d’ospedale rispetto ad altre fasi della pandemia.
I dati lo dicono chiaramente: chi non è vaccinato ha moltissime più possibilità di finire in ospedale rispetto a chi ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
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La variante Lambda è stata identificata per la prima volta a Dicembre 2020 in Perù e ora monitorata in tutto il mondo!
Quando una variante viene identificata e dimostra la capacità di diffondersi rapidamente in una popolazione, bisogna essere preoccupati. Vengono fuori varianti ogni giorno, se con il termine variante si definiscono nuove mutazioni.
La domanda è: queste mutazioni danno al virus una sorta di vantaggio e, di conseguenza, uno svantaggio all’uomo?
La risposta per la Lambda è sì!
Al momento, sembra sia più trasmissibile del virus originale.
Gli studi sembrano suggerire che i vaccini attuali garantiscano protezione. Abbiamo imparato che durante la pandemia le cose possono cambiare rapidamente: controllare la diffusione del covid-19 in generale aiuterà a gestire Lambda.
Finché ci sarà circolazione incontrollata del virus, vedremo in futuro altre varianti. L’unica soluzione è una vaccinazione ampia per controllare la diffusione e evitare ulteriori mutazioni.
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Quando un virus si replica o crea copie di se stesso a volte cambia leggermente. Questi cambiamenti sono chiamati “mutazioni”. Un virus con una o più nuove mutazioni viene indicato come una “variante” del virus originale.
Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti di questo virus.
L’OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative, l’OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.
(Variante VOC 202012/01, nota anche come B.1.1.7) identificata per la prima volta nel Regno Unito. Questa variante ha dimostrato di avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti circolanti in precedenza. La maggiore trasmissibilità di questa variante si traduce in un maggior numero assoluto di infezioni, determinando, così, anche un aumento del numero di casi gravi.
(Variante 501Y.V2, nota anche come B.1.351) identificata in Sud Africa.
Dati preliminari indicano che, nonostante non sembri caratterizzata da una maggiore trasmissibilità, questa variante potrebbe indurre un parziale effetto di “immune escape” nei confronti di alcuni anticorpi monoclonali. Siccome potenzialmente questo effetto potrebbe interessare anche l’efficacia degli anticorpi indotti dai vaccini tale variante viene monitorata con attenzione.
(Variante P.1) con origine in Brasile.
Gli studi hanno dimostrato una potenziale maggiore trasmissibilità e un possibile rischio di reinfezione. Non sono disponibili evidenze sulla maggiore gravità della malattia.
(Variante VUI-21APR-01, nota anche come B.1.617) rilevata per la prima volta in India.
Include una serie di mutazioni tra cui E484Q, L452R e P681R, la variante Delta è caratterizzata da una trasmissibilità dal 40 al 60% più elevata rispetto alla variante Alfa, ed è associata ad un rischio relativamente più elevato di infezione in soggetti non vaccinati o parzialmente vaccinati.
Sono in corso approfondimenti di ricerca, in collaborazione con i partner internazionali, per capire meglio l’impatto delle mutazioni sul comportamento del virus e per garantire che vengano presi tutti gli interventi di salute pubblica appropriati.
Link di approfondimento salute.gov.it
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
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Da pochi giorni è attivo il servizio gratuito di stampa del green pass in Farmacia!
Per poter effettuare la stampa del green pass è necessario essere in possesso della tessera sanitaria in corso di validità e dei requisiti per l’ottenimento del green pass!
Se possiedi uno di questi requisiti, recati in Farmacia e presenta, con un sorriso, la tua tessera sanitaria al Farmacista!
Lui sarà lieto di stampare il tuo Green PASS!
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ISTRUZIONI
Se possiedi uno di questi requisiti, recati in Farmacia e presenta, con un sorriso, la tua tessera sanitaria al Farmacista!
Lui sarà lieto di stampare il tuo Green PASS!
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il terzo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini COVID-19.
I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza per i tre vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.
Gli eventi segnalati insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (87% dei casi). Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati sono febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea, in linea con le informazioni note sui vaccini finora utilizzati in Italia.
Un focus è dedicato agli eventi tromboembolici dopo la somministrazione di Vaxzevria. Nel dettaglio si sono verificati, entro 2 settimane dalla vaccinazione, dei casi molto rari di trombi associati a bassi livelli di piastrine nel sangue.
La trombosi venosa profonda consiste nella formazione di coaguli di sangue (trombi) all’interno delle vene profonde, in genere delle gambe. I coaguli di sangue possono formarsi nelle vene se la vena è lesa, in presenza di una patologia o di un elemento che rallenti il ritorno di sangue al cuore.
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In questo video tutorial vi mostriamo come è possibile inserire in maniera semplice la prenotazione per la vaccinazione per il Covid-19
Ecco il link:
https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino
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Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19!
Quarantena e isolamento sono importanti misure di salute pubblica attuate per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione di SARS-CoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero.
La quarantena si attua ad una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso COVID19, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi.
Per COVID-19 il periodo di quarantena è di 14 giorni successivi alla data dell’ultima esposizione (periodo massimo di
incubazione della malattia, se il contatto dovesse avere acquisito l’infezione).
L’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone affette da COVID-19 da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità (fino a risoluzione della sintomatologia e a due test negativi per la ricerca di SARS-CoV-2 a distanza di almeno 24 ore l’uno dall’altro).
L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti, accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria in quarantena o in isolamento domiciliare, avranno il compito di informare il Medico di Medicina Generale (MMG) o il Pediatra di Libera Scelta (PLS) del soggetto e in collaborazione e accordo con questo, fornire informazioni dettagliate all’interessato/a sulle misure da adottare.
Scarica a questo link il documento completo!
Se entri in contatto con una persona infetta, segui queste istruzioni:
Chiama il tuo medico o il numero verde per il COVID-19 per sapere dove e quando puoi sottoporti a un tampone.
Attieniti alle procedure di tracciamento dei contatti per contenere la diffusione del virus.
Se non sono disponibili tamponi, resta a casa e isolati dagli altri per 14 giorni.
Mentre sei in quarantena, non andare al lavoro, a scuola o in luoghi pubblici. Chiedi a qualcuno di portarti provviste.
Mantieni almeno 1 metro di distanza dagli altri, anche dai componenti del tuo nucleo familiare.
Indossa una mascherina chirurgica per proteggere il prossimo, anche se/quando hai bisogno di assistenza medica.
Igienizza spesso le mani.
Resta in una stanza separata dagli altri componenti della famiglia; se non è possibile, indossa una mascherina chirurgica.
Mantieni una buona aerazione dell’ambiente in cui soggiorni.
Se condividi la camera, posiziona i letti ad almeno 1 metro di distanza tra loro.
Monitora l’eventuale insorgenza di sintomi per 14 giorni.
Chiama immediatamente il tuo medico se avverti uno di questi segnali: difficoltà respiratoria, perdita della parola o della mobilità, stato confusionale o dolore al petto.
Cerca di restare ottimista rimanendo in contatto con i tuoi cari telefonicamente o via Internet, e fai esercizio a casa.
L’OMS sconsiglia l’automedicazione con qualsiasi farmaco, compresi gli antibiotici, come misura di prevenzione o cura del COVID-19.
AIFA – AGENZIA NAZIONALE DEL FARMACO – LINK ALLA TERAPIA DOMICILIARE
Associazione “Farma e Benessere” ODV
Associazione Farma e Benessere
Via Petrellosa, 27 - 84013 - Cava de' Tirreni (SA)