di Dott.ssa Anna Longanella
Omicron è l’ultima variante scoperta nel virus SarsCov2. L’ultima degna di nota. Sì perché, come ogni virus, il coronavirus responsabile del Covid-19 muta, e muta parecchio proprio per la sua larga diffusione.
Omicron ha destato subito l’attenzione delle autorità sanitarie internazionali per le sue tante mutazioni che potrebbero renderla sfuggente agli anticorpi generati dai vaccini esistenti.
Ci si interroga sulle sue caratteristiche: sul grado di contagiosità, sui sintomi clinici e sulla loro gravità, sull’efficacia dei vaccini nel contrastare l’infezione. Su Omicron la ricerca scientifica è appena agli inizi.
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – Linee Guida
Omicron è una variante del virus SarsCov2, un tipo di coronavirus responsabile della malattia Covid 19. Indicata prima dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) con la sigla di ha B.1.1.529 è stata categorizzata come ‘Variant of Concern’ (Voc), e poi ribattezzata con il nome della lettera greca Omicron.
“Non è ancora chiaro se la variante Omicron sia più trasmissibile rispetto alle altre, inclusa la Delta – scrive l’Iss -. E’ stato segnalato che il numero di persone positive è cresciuto in Sud Africa, dove sta circolando questa variante, ma sono in corso studi epidemiologici per capire se la causa sia appunto la Omicron o se altri fattori possano avere influenzato la circolazione del virus”.
Anche qui, gli studi sono in corso e ogni valutazione preliminare sarebbe priva di fondamento scientifico.
“I corticosteroidi e gli antagonisti dell’IL6 rimangono efficaci nel trattamento dei pazienti gravi”, afferma l’Istituto. “Per quanto riguarda altri trattamenti, questi verranno valutati per verificare qualsiasi eventuale perdita di efficacia viste le mutazioni presenti nella variante Omicron”.
In Italia l’analisi delle varianti viene effettuata dai laboratori delle singole regioni, “che rispondono a precisi standard qualitativi sotto il coordinamento dell’ Iss”. Dal 29 aprile 2021 – ricorda l’Istituto – è attiva la piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co- Gen) che consente di raccogliere e analizzare le sequenze identificate sul territorio nazionale e dialogare con le piattaforme internazionali. La piattaforma consente di emanare tempestivamente degli ‘alert’, indicando sequenze di particolare interesse. Il sistema ha permesso di indentificare e confermare il primo caso italiano di Omicron il 28 Novembre” proprio in Regione Campania.
Dott.ssa Anna Longanella
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