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Terza dose: il punto della situazione dott.ssa Anna Longanella

A chi sarà somministrata la terza dose in Italia?

Il Ministero alla Salute ha deciso in prima fase di somministrarla a chi ha patologie o problemi che indeboliscono il sistema immunitario, da 28 giorni dopo la seconda come fosse un nuovo richiamo.  Si parte con gli ospiti delle Rsa e gli over 80, successivamente il “booster” verrà praticato agli operatori sanitari.

Ad oggi il nostro Paese ha deciso di effettuare la terza dose solo a chi ha più di 60 anni o è a rischio per problemi di salute o ha un “elevato livello di esposizione”.

Per quanto riguarda gli altri, il comitato per i medicinali ad uso umano ha concluso che le dosi di richiamo possono essere prese in considerazione almeno 6 mesi dopo la seconda dose per le persone di età pari o superiore a 18 anni.

Ci sono rischi di effetti collaterali?

Per il momento no: gli effetti collaterali sono sempre gli stessi. Gli israeliani che hanno fatto svariate milioni di somministrazioni non ne hanno visti in più rispetto a quelli registrati con le prime dosi. Non si può negare che tra i giovani ci siano casi molto rari, circa 1 su 100mila, di miocardite che comunque si risolve sempre in modo favorevole, ma per l’appunto non riguardano le categorie alle quali viene effettuata  la terza dose in questo momento.

Dott.ssa Anna Longanella 

Laboratorio Minerva

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