Che cos’è una gravidanza a rischio?
La gravidanza a rischio è quella gravidanza che presenta complicazioni o fattori associati che possono influire sulla salute della madre e del feto.
Attualmente si quantifica che circa il 10% delle gravidanze siano considerate ad alto rischio.
Sintomi della gravidanza a rischio
La gravidanza avviene in modo diverso per ogni donna, ma ci sono alcuni segnali di allarme per cui occorre rivolgersi subito al medico:
– Febbre alta (superiore a 38 gradi), poiché la febbre alta per un periodo di tempo prolungato (di diversi giorni) può danneggiare il feto;
– Dolori a un lato del ventre durante la gravidanza iniziale, perché potrebbe trattarsi di una gravidanza extrauterina;
– Dolori, fastidi e sangue durante la minzione;
– Vomito continuo e incessante;
– Tosse con sangue;
– Diarrea frequente e prolungata, che dura diversi giorni, a volte associata a muco o sangue;
– Forti mal di testa accompagnati da disturbi visivi come vista offuscata o visione di macchie;
– Gonfiore delle mani, caviglie o viso possono essere un sintomo di preeclampsia;
– Dolore addominale sotto forma di contrazioni molto intense e incessanti;
– Sanguinamento vaginale costante, che può essere indice significativo di un rischio d’aborto;
– Diminuzione significativa dell’attività o del movimento fetale a partire dal quinto mese di gestazione.
Quali sono le cause di una gravidanza a rischio?
I principali fattori che possono influire in una gravidanza rischio sono:
Le madri oltre i 35 anni possono presentare elementi di rischio come fibromi, aumento della pressione sanguigna, possibilità che il bimbo nasca con malattie cromosomiche.
Se la madre pesa meno di 45 kg il bambino può nascere sottopeso, se invece soffre di obesità allora c’è probabilità che il bebé sviluppi il diabete gestazionale, e se è alta meno di 1,60 m o ha un bacino stretto aumentano le possibilità di parto prematuro.
Alcune malattie della madre possono causare aborti, come l’ipertensione, le malattie cardiache, le malattie della tiroide, il diabete, le malattie renali, le malattie respiratorie, i problemi di coagulazione, ecc
Sono chiamati teratogeni gli agenti che interferiscono con lo sviluppo del feto e causano anomalie, come alcuni farmaci, alcool, cocaina o radiazioni a raggi X, UV o UVB.
Si può prevenire?
Durante la gravidanza, cercare sempre di evitare, per quanto possibile, i fattori che possono portare a complicazioni per il feto.
Quindi è fondamentale portare avanti un costante programma di controllo ginecologico della gravidanza per rilevare eventuali anomalie, così come prevenire i malanni ed evitare l’esposizione a sostanze teratogene.
In molti casi, se una gravidanza mantiene un controllo globale dei rischi e un monitoraggio costante, il feto può nascere senza presentare gravi complicazioni per sé o la madre.
Visite frequenti e una buona cura della mamma sono fattori essenziali durante una gravidanza ad alto rischio.
Dott. Mario Polichetti – Ginecologo
Responsabile del reparto “Gravidanza a rischio” presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno”.
Associazione Farma e Benessere
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