Dieta e corretta alimentazione


La dieta è importante ma bisogna fare attenzione a non cadere nei luoghi comuni, ribadendo l’importanza per la salute e la cura efficace dei calcoli renali, di evitare diete fai da te.

Calcolosi renale

È bene sapere che l’alimentazione ha un effetto diretto sulla composizione delle urine e conseguentemente sul rischio di ciascun individuo di sviluppare calcoli renali.

La dieta può in effetti essere utilizzata per ridurre il rischio di formare calcoli, tuttavia poiché anche a parità di alimentazione il metabolismo di ciascun individuo può portare a risultati molto diversi è fondamentale che ciascuna dieta venga adeguatamente personalizzata, preferibilmente dopo un completo ed accurato studio metabolico.

Esistono numerosi luoghi comuni sull’effetto della dieta sulla calcolosi, il più pericoloso considera sempre appropriata una riduzione dell’apporto di calcio alimentari in chi è affetto da calcolosi calcica.

Questo è nella maggior parte casi non solo inutile ma capace di aggravare irrimediabilmente la situazione.

Per aiutarsi con l’alimentazione è necessario in primo luogo scoprire quale sia il tipo di calcoli da cui si è affetti e per quali motivi.

In seguito lo specialista potrà comporre la migliore dieta.

Per assistenza ed approfondimenti chiama il NUMERO VERDE 800.090.121

di Valentina di Giovanni

I calcoli renali sono simili a dei piccoli sassi che si formano nei reni e/o nelle vie urinarie quando le sostanze che si trovano di norma nelle urine diventano troppo concentrate e si accumulano sotto forma di composti solidi.

In questi casi si parla di nefrolitiasi o litiasi renale , una patologia abbastanza comune.

I calcoli si differenziano in base alle dimensioni, alla composizione, alla forma e al colore. Alcuni sono molto piccoli, come dei granelli di sabbia (renella ), mentre altri possono essere più grandi e causare diverse complicanze. 

La nefrolitiasi può dipendere da diversi fattori, tra i quali:

  • Predisposizione genetica;
  • Episodi passati di calcoli renali;
  • Disidratazione;
  • Acidità delle urine, cioè con un pH inferiore a 5;
  • Infezioni croniche delle vie urinarie;
  • Alimentazione sbilanciata. Una dieta eccessivamente ricca di proteine, sale, zuccheri e povera di fibre aumenta il rischio di calcolosi renale.
  • Sovrappeso ed obesità;
  • Disordini metabolici.

I calcoli possono rimanere bloccati nel rene o muoversi e passare per le vie urinarie. La renella può essere espulsa attraverso le urine in maniera asintomatica, cioè senza produrre sintomi, oppure manifestando sintomi di lieve entità.

Tuttavia, quando i calcoli sono più grandi della renella ma di diametro inferiore a 5 mm possono passare nelle parti più strette delle vie escretrici (ureteri), infiammandole e andando poi a depositarsi nella vescica con sintomi molto fastidiosi e/o dolorosi (Colica Renale).

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI


1) Bere abbondanti quantità di acqua (almeno 2 L al giorno), distribuendo il suo consumo nel corso di tutta la giornata per assicurare un volume urinario costantemente elevato. Maggiori quantità di acqua sono indicate nei periodi estivi e se si pratica attività fisica.
2) Limitare il consumo di sale , in quanto può contribuire alla formazione di calcoli.
3) Evitare gli zuccheri semplici .
4) Evitare di eccedere con le proteine (soprattutto quelle animali).
5) Non eccedere nelle porzioni per evitare una dieta ipercalorica che potrebbe condurre a sovrappeso od obesità, importanti fattori di rischio della nefrolitiasi.
6) Garantire un corretto apporto di calcio
7) Limitare il consumo di alimenti ricchi di ossalati, specie se si soffre di iperossaluria.
8) Aumentare il consumo di alimenti che contengono fitati (composti presenti in alcuni alimenti in grado di imprigionare i sali minerali rendendoli indisponibili all’assorbimento e all’aggregazione), in quanto sembrerebbero inibire la cristallizzazione dei sali di calcio.
9) Scegliere alimenti con un basso contenuto di grassi saturi, privilegiando quelli con un maggior tenore in grassi monoinsaturi (es. olio d’oliva) e polinsaturi (es. pesce).
10) Cucinare senza grassi aggiunti, preferendo metodi di cottura semplici come a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione, etc. anziché la frittura, la cottura in padella o i bolliti di carne.

Contattaci per ulteriori informazioni o consigli alimentari personalizzati!

Dott.ssa Valentina di Giovanni – Nutrizionista

La nefrolitiasi, o calcolosi renale, è caratterizzata dalla formazione di calcoli urinari.

Calcolosi renale

In Lithocenter® usiamo test diagnostici altamente specializzati grazie ai quali la nostra equipe può determinare l’eventuale difetto metabolico che causa la formazione dei calcoli.

LITHOTEST

Contenuto della confezione

La confezione contiene:

  • 1 provetta (etichetta blu)
  • 1 provetta (etichetta gialla)
  • 1 provetta (etichetta verde)
  • 2 recipienti per la raccolta dell’urina (contenitore A e contenitore B)
  • 1 bicchierino graduato
  • 1 sacchetto per la conservazione del campione
  • 1 scatola per la rispedizione del campione
  • istruzioni e modulo di anamnesi

Modalità operativa

Fase 1 – Raccolta

Il giorno della raccolta scartare la prima minzione mattutina. Prendere nota dell’orario (ad esempio per ore 8).

Da questo momento in poi, nelle 24 ore successive, raccogliere ogni minzione nel bicchiere graduato. La raccolta terminerà alla stessa ora del giorno seguente.

Ad ogni minzione dividere l’urina, metà nella tanica A (etichetta blu) e metà nella tanica B (etichetta gialla).

Attenzione! Non lavare o svuotare le taniche prima del loro utilizzo in quanto contengono i reagenti necessari alle analisi!

Tra una minzione e l’altra conservare le taniche in un luogo asciutto!

Fase 2 – Provette

Passate le 24 ore e quindi terminata la raccolta, scuotere le taniche al fine di miscelare i liquidi. Compilare la scheda anamnestica allegata alla confezione indicando la quantità di urina rilevata dalla lettura delle due taniche A e B. (quantità espressa in ml)

Indicare sulle provette corrispondenti alle taniche la quantità di urina dei contenitori.

Riempire le provette (fino a 40ml) utilizzando il tappo di apertura posto al lato della tanica.

  • tanica gialla ——-> provetta gialla
  • tanica azzurra ——> provetta azzurra

Fase 3 – Terza provetta per la raccolta nelle due ore

Dopo aver raccolto l’urina delle 24 ore, rimanere digiuno per almeno 2 ore e poi raccogliere la minzione successiva nella provetta con etichetta verde.

Fase 4 – Chiusura dei campioni e spedizione

Chiudere le tre provette ed inserirle nella busta ermetica.

Attenzione, all’interno della busta è contenuta una “fascia tampone” per assorbire eventuali fuoriuscite durante il trasporto.

Chiudere la busta ed inserirla nella sagoma A di polistirolo. Inserire le provette.

Una volta creata la scatola di polistirolo inserire questa ultima nella scatola di rispedizione del campione.

Attenzione. Non dimenticate di inserire la documentazione ricevuta!

Attenzione. Non rimuovere dalla scatola di spedizione la lettera di vettura!

Fase 5 – Ritiro della spedizione

Per concordare il ritiro della spedizione chiamare il numero verde 800090121 dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 17:30.

In attesa del corriere conservare la confezione in un luogo fresco ed asciutto.

Visita il sito www.lithocenter.it

Modulo di iscrizione al Corso Online “Guida alla Calcolosi Renale”

Colica Renale

Chiunque abbia espulso un calcolo sa di non voler ripetere l’esperienza.

Cristalli appuntiti e dalla forma irregolare, seguendo lo stesso percorso delle vie urinarie attraverso cui l’urina viene eliminata, attraversano un delicato tubicino (l’uretere) che collega il rene alla vescica per poi passare all’esterno attraverso l’uretra.

Se frammenti di piccole dimensioni possono essere espulsi senza fastidio, un calcolo di dimensioni superiori può causare uno dei dolori più forti che un essere umano possa provare.

Tuttavia durante le fasi di sviluppo, la calcolosi renale è molto spesso asintomatica e ci si accorge di aver sviluppato calcoli troppo tardi e solo quando ormai le cristallizzazioni sono formate ed in via di espulsione, provocando spesso le coliche renali.

Il punto di riferimento per la diagnostica della litiasi renale online!

LITHOCENTER® – Laboratorio di Calcolosi Renale per lo studio metabolico del rischio litogeno, rappresenta la possibilità di capire perché si formano i proprio calcoli renali, attraverso l’esecuzione di un kit di esami specifici che può assistere il medico nella diagnosi e nel trattamento dei propri pazienti.

Calcolosi renale

I calcoli renali sono il prodotto della precipitazione di sostanze poco solubili in ambiente urinario, ad esempio sali minerali (come il calcio) oppure composti organici (come l’acido urico) che a causa di specifici fattori di rischio aumentano e si aggregano nei reni.

La comunità scientifica ritiene che i calcoli si formino a causa di tre processi fisiopatologici che possono essere presenti in vario grado, intensità e combinazione.

Come prevenire la formazione dei calcoli renali!

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I calcoli renali sono delle vere e proprie concrezioni rocciose che si formano nei reni a fronte di qualche situazione di squilibrio che si verifica nell’organismo.

Spesso, si confonde la malattia con il suo aspetto sintomatico: la colica. Quest’ultima dipende dal movimento dei calcoli  (anche microscopici, la cosiddetta renella) all’interno delle vie urinarie.

Trattamento delle coliche acute

Il trattamento medico di elezione, durante una colica, è con antidolorifici ed è assolutamente sconsigliato bere molto durante questa fase: in caso di piccola ostruzione, l’eccesso di acqua non verrebbe eliminato in vescica, ma darebbe vita ad un fenomeno noto con il nome di idronefrosi.

Trattamento della calcolosi

La cura e la prevenzione dei calcoli inizia dopo la colica, quando si dovrebbe procedere ad un’indagine metabolica sulle urine delle 24 ore (effettuabile in alcune ASL del territorio oppure a domicilio con il servizio www.lithocenter.it).

Perchè si formano i calcoli renali?

La ricerca delle eventuali anomali metaboliche è fondamentale per: capire perché si sono formati i calcoli, come fare perché non si formino più, cosa mangiare per prevenirne la formazione. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della calcolosi renale, ma può essere personalizzata soltanto dopo un’accurata analisi del profilo metabolico. In generale ci sono comportamenti che valgono per tutti e da tutti dovrebbero essere dovrebbero essere applicati:

  • Avere una diuresi di circa 2 litri al giorno (che significa assumere una quantità d’acqua variabile a seconda del proprio stile di vita);
  • Ridurre quasi totalmente il sodio dall’alimentazione (sale, prodotti conservati, salumi…);
  • Ridurre in modo consistente le proteine animali (carni bianche, rosse, formaggi stagionati, salumi di tutti i generi);
  • Assumere una regolare quantità di calcio che non ecceda il fabbisogno giornaliero, preferendo alimenti freschi, anche di origine vegetale. Si consideri che eliminare il calcio dalla propria alimentazione, come spesso consigliato, favorisce la formazione dei calcoli invece di contrastarla;
  • Aumentare il consumo di vegetali perché ricchi di bicarbonati e citrati, sostanze che sono inibitori naturali della calcolosi renale, ovvero legano le sostanze nocive (calcio in eccesso, ossalato, acido urico…) e ne favoriscono l’eliminazione.

Se quest’ultimo punto fosse di difficile applicazione, in commercio esistono numerosi integratori alimentari di CITRATO che non dovrebbero mai mancare in una corretta terapia di prevenzione della calcolosi renale.

LITHO CENTER – Laboratorio di Calcolosi Renale per lo studio metabolico del rischio litogeno