Sono un medico, libero professionista con specializzazioni in Dermatologia e Venereologia, Medicina Legale e Medicina del Lavoro, con vari master in dermatologia, medicina estetica e nella valutazione del danno alla persona. Attualmente svolgo la libera professione come dermatologo e medico legale in qualità di consulente di parte e tecnico per conto dei Tribunali della provincia di Salerno, anche nell’ambito della responsabilità professionale per danno estetico.
Parliamo di prevenzione in dermatologia!
La prevenzione primaria è l’insieme degli interventi, comportamenti e stili di vita volti a prevenire l’insorgenza di malattie. In ambito dermatologico, così come in tutto gli altri campi medici, è fondamentale, oltre che prescrivere terapie, educare il paziente ad adottare comportamenti e stili di vita che siano in grado di mantenere lo stato di salute della pelle e prevenire l’insorgenza di patologie. Per prevenzione secondaria si intende invece la diagnosi precoce delle malattie, fondamentale per poter mettere in atto interventi terapeutici precoci e mirati, volti a migliorare l’andamento della patologia.
E’ il caso dell’acne giovanile, dell’idrosadenite suppurativa, della discheratosi cutanea, del melanoma cutaneo, dei carcinomi cutanei ed altre dermatosi. La pelle può essere spia di numerose patologie sistemiche (che colpiscono cioè più apparati e organi). Tanto per fare un esempio, l’infiammazione cutanea può promuovere la comparsa di malattie cardiovascolari, patologie reumatologiche e respiratorie.
Nel campo dermatologico è basilare la prevenzione dei tumori della pelle, soprattutto del melanoma cutaneo e dei carcinomi cutanei.
Per melanoma si intende un tumore maligno della pelle, che può colpire qualsiasi parte del corpo, provocato dalla proliferazione incontrollata dei melanociti, ovvero le cellule che producono il pigmento cutaneo, la melanina.
Il principale fattore di rischio del melanoma maligno è rappresentato dall’eccessiva esposizione alla luce ultravioletta (raggi UVB-UVA). Un’attenta valutazione dei nei può infatti essere utile per individuare, diagnosticare e agire in tempo sui melanomi. L’autoesame periodico dei nei, tenendo conto della regola dell’ABCDE, è sicuramente uno degli strumenti principali per individuare una lesione a rischio.
Com’è possibile prenotare una visita di controllo presso il suo studio?
Effettuo visite presso lo studio in Via Vincenzo Virno,31 Cava de’ Tirreni e presso la Parafarmacia In Forte Salute situata in Via G. Gigantino, 7 Cava de’ Tirreni.
Info e prenotazioni
tel. 089.0481533; cell. 347.8562098,
studio: 089.341025; dotragni@gmail.com
Con l’arrivo dell’estate, molte persone si recano dal dermatologo per la comparsa di funghi sulla pelle.
I pazienti lamentano la presenza di macchioline rosate o biancastre sulle spalle, sul dorso e sul corpo, sostenendo di aver contratto una micosi al mare o in spiaggia
Nella maggior parte dei casi il dermatologo diagnostica il cosiddetto “ fungo di mare”.
In realtà, questa definizione è impropria perché il fungo responsabile di queste macchie si chiama Malassezia Furfur ed è un lievito saprofita della cute.
Ciò significa che vive normalmente sulla nostra pelle!
Tuttavia, a causa di alcune condizioni cutanee come seborrea o aumento della sudorazione, o abbassamento delle difese immunitarie, questo fungo diviene patogeno ed inizia a proliferare, manifestandosi con macchie e chiazze.
Il fungo di mare ha un andamento stagionale, infatti, le macchie compaiono in primavera e diventano più evidenti d’estate con l’abbronzatura ( da qui l’errata convinzione che il sole ed il mare provochino la micosi).
Le sedi maggiormente colpite sono il tronco ed il collo.
Il fungo di mare è raramente contagioso.
Come curare questa micosi?
La terapia consiste nell’utilizzo di antimicotici topici (creme o lozioni) e sistemici (per via orale).
È fondamentale consultare il farmacista o il dermatologo prima di intraprendere qualsiasi terapia.
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Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione di alcune cellule che formano la pelle.
La prima forma di prevenzione, che aiuta a ridurre le diagnosi di melanoma, è l’autovalutazione del neo.
Come possiamo capire se un neo sta mutando ? La risposta è nell’alfabeto del neo!
L’alfabeto del neo è un valido strumento di valutazione al fine di comprendere se un neo rappresenti un rischio per la nostra salute.
Il pericolo è la degenerazione in un melanoma, un tumore estremamente aggressivo, ma curabile se diagnosticato in tempo.
Adesso impariamo l’alfabeto!
A come asimmetria. Tracciamo una linea immaginaria che divida in due parti il neo. Controlliamo che le due metà siano simmetriche.
B come bordi. Controlliamo che i bordi del neo siano regolari e non frastagliati.
C come colore. Controlliamo che il colore non si modifichi e che non siano presenti più colori contemporaneamente.
D come dimensioni. I nevi hanno generalmente piccole dimensioni (2/3mm). Se il neo ha dimensioni superiori a 5/6 mm facciamolo controllare da uno specialista.
E come evoluzione. Controlliamo che il neo non cambi velocemente forma, colore o dimensioni o diventi pruriginoso.
L’autovalutazione è lo strumento di prevenzione più importante contro i tumori della pelle!
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“Con il passare degli anni, la pelle subisce un processo chiamato invecchiamento cutaneo che rispecchia il generale invecchiamento del nostro organismo. È un processo naturale e irreversibile che ha 2 principali cause: fattori naturali e fattori esterni”
Le cause naturali sono da ricondursi alla diminuita produzioni di sostanze come il collagene, l’elastina e la melanina ossia quelle sostanze fondamentali per l’elasticità e il tono della cute.
Inquinamento, raggi solari e stile di vita sono invece da considerarsi come fattori esterni che intensificano e anticipano il processo di cronoaging cutaneo.
Gli addetti ai lavori di questo settore sono divisi sul periodo in cui si innesca questo meccanismo: c’è chi parla di invecchiamento come processo unito all’opposizione del nostro corpo alla forza di gravità e chi ne fa un discorso legato semplicemente al trascorrere degli anni.
In ogni caso è praticamente impossibile fermare l’invecchiamento cutaneo ma possiamo fare qualcosa per rallentare il processo ossia prevenire!!!
La prevenzione passa da una rivisitazione del proprio stile di vita fino all’utilizzo di trattamenti dove un ruolo importante lo assume la cosmesi.
Creme e cosmetici vengono utilizzati da secoli, anche se non sempre nel modo giusto, e possono sopperire alle carenze fisiologiche che si manifestano negli anni.
Il mercato oggi mette a disposizione tutta una serie di prodotti che accompagnano la pelle durante tutte le sue fasi… ma allora quale scegliere?
La scelta di un prodotto quindi viene fatta in modo specifico considerando non solo lo stato cutaneo dell’individuo ma anche i principali componenti che definiscono la crema: vitamine, sostanze antiossidanti, nanotecnologie.
Tra queste, l’acido ialuronico viene largamente utilizzato essendo uno dei componenti principali del tessuto cutaneo e perché le proprietà di resistenza e mantenimento della forma della pelle sono largamente dovute alla presenza di questa sostanza.
Esso è un elemento costitutivo extra cellulare che fa da componente cementante nel derma e ha il compito di trattenere acqua all’interno delle fibre di collagene. Tecnicamente è un polissacaride altamente idrofilo quindi la sua mancanza porta alla formazione di rughe e grinze.
L’acido ialuronico viene impiegato così sia all’interno dei cosmetici, andando a modificare le sue caratteristiche chimico fisiche come il peso molecolare, sia come sostanza iniettabile con i cosiddetti filler anallergici e dal risultato temporaneo.
Le informazioni riportate non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.
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