La diarrea è caratterizzata da un aumento della frequenza intestinale.
Non è raro che, con l’aumento della temperatura, le persone possano soffrire di questo disturbo, apparentemente senza causa.
Gli sbalzi termici, soprattutto il caldo estivo, può causare mal di pancia e diarrea?
Il brusco cambiamento di temperatura, ad esempio causato ddal passaggio da un locale climatizzato all’aria calda esterna, può causare mal di pancia, crampi e diarrea.
Gli sbalzi di temperatura possono infatti causare contrazioni e successivi rilassamenti delle pareti intestinali; in particolare laddove il freddo provoca la contrazione della muscolatura intestinale, il caldo la distende.
Sarebbe dunque corretto evitare ambienti con aria condizionata molto forte e coprirsi la pancia.
Bisogna ricordare inoltre che i repentini cambi di temperatura possono causare stress fisico che comporta un abbassamento delle difese immunitarie, quindi un grave danno per l’equilibrio della flora batterica.
Come possiamo prevenire questo fastidioso disturbo?
-Evitiamo gli sbalzi di temperatura e teniamo coperta la pancia.
– Assumiamo probiotici che favoriscono la crescita e all’attività dei batteri presenti nel tratto intestinale.
-Optiamo per una dieta leggera ricca di frutta e verdura.
Quali rimedi adottare in caso di diarrea “da caldo”?
Quasi sempre la diarrea si risolve da sola, senza assumere farmaci. Il rimedio per eccellenza è l’idratazione. Dobbiamo assumere acqua, possibilmente integrata con sali minerali (magnesio e potassio) e seguire una dieta leggera.
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Il colesterolo è una sostanza lipidica presente nelle cellule dell’organismo.
Circa l’80% del colesterolo viene prodotto dal fegato, mentre il restante 20% deriva dell’alimentazione.
Il colesterolo ha alcune funzioni fondamentali come contribuire alla produzione della vitamina D, degli ormoni steroidei e dei sali biliari e si suddivide in due tipi: colesterolo buono ( HDL) e colesterolo cattivo (LDL).
Il colesterolo buono ha la funzione di trasportare il colesterolo dalle periferie verso gli organi che lo utilizzano e lo eliminano. Il colesterolo HDL è come uno spazzino!
Il colesterolo cattivo trasporta l’eccesso di colesterolo dal fegato e lo rilascia nelle arterie portando alla formazione di placche aterosclerotiche.
L’ipercolesterolemia è una condizione che deve essere prontamente curata perché può comportare la formazione di placche aterosclerotiche e quindi lo sviluppo di malattie coronariche.
I fattori che scatenano l’ipercolesterolemia sono: l’assunzione di cibi ricchi di grassi, la scarsa o assente attività fisica, il fumo, l’obesità e fattori ereditari.
Bisogna cambiare le abitudini alimentari, prediligendo cibi poco grassi, frutta e verdura e limitando formaggi e carne rossa, smettere di fumare, fare attività fisica.
In caso di scarsi risultati con il cambiamento dello stile di vita e dello stile alimentare, lo specialista consiglierà di assumere farmaci come le statine, le resine sequestranti gli acidi biliari o i fibrati.
Esistono anche rimedi naturali ed integratori nelle fasi iniziali della patologie e quando questa è associata ad una cattiva alimentazione!
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Dott.ssa Valentina di Giovanni – Biologa Nutrizionista
L’uva è il frutto della vite (Vitis vinifera), ha la forma di un grappolo ed è ricca di proprietà nutritive.
E’ un frutto molto presente sulle nostre tavole e ne esistono numerose varietà che ne permettono la loro classificazione in base alle sostanze coloranti presenti nella buccia (uva bianca o nera). Inoltre, varia da quella da tavola a quella per il vino fino a quella per l’essicazione.
Grazie alla sua capacità di adattamento, la vite si è ampiamente diffusa in molti paesi del mondo, in particolare nei luoghi a clima temperato.
In Italia le due regioni in cui c’è la maggiore produzione di uva da tavola sono Puglia (65%) e Sicilia (25%).
Tale frutto presenta numerose caratteristiche organolettiche: è dolce, rinfrescante, gradevole al palato e ricco di nutrienti. Presenta acini succosi che sono ricchi di nutrienti utili all’organismo. Ogni acino racchiude 3 o 4 vinaccioli, ovvero i semi dell’uva, anch’essi utili al benessere fisico.
Dal punto di vista nutrizionale, 100 grammi d’uva fresca apportano all’incirca 61 Kcal. Tale frutto è costituito da acqua, carboidrati – soprattutto fruttosio e glucosio, fibre, proteine e grassi. Essendo ricca di zuccheri, il consumo d’uva è sconsigliato ai diabetici.
L’uva è ricca in sali minerali, in particolare potassio; presenti, seppur in quantità meno importanti, anche manganese, rame, fosforo e ferro, così come le vitamine C, la B1, la B2, e A.
Tale frutto esplica le sue funzioni fitoterapiche soprattutto nelle manifestazioni cliniche e funzionali del sistema venoso (emorroidi, fragilità capillare ed insufficienza venosa degli arti inferiori), nel trattamento della flebite e come rimedio naturale alle emorragie (per le proprietà astringenti) e ai disturbi legati alla menopausa (specie in sinergia con altre droghe vasculotrope).
Un componente dell’uva molto importante è il resveratrolo, ossia un fenolo non flavonoide contenuto nella buccia dell’uva con importanti proprietà benefiche sull’organismo (azione antinfiammatoria, antibatterica e antifungina, azione diuretica e antiossidante).
I pigmenti responsabili dei colori differenti delle bucce d’uva si formano durante l’invaiatura, il processo che porta alla maturazione, e sono costituiti da sostanze antiossidanti come acidi fenolici, antociani, flavonoli.
Il resveratrolo è una sostanza utile nella prevenzione dalle malattie cardiovascolari, poiché migliora la fluidità del sangue, diminuendo il rischio di eventuale aggregazione piastrinica. Inoltre, il resveratrolo dell’uva esercita proprietà antinfiammatorie ed ipocolesterolemizzanti.
I polifenoli contribuiscono a mantenere elastica la pelle, contrastando la degradazione di collagene ed elastina; favoriscono l’inibizione dell’ossidazione delle LDL. I sali minerali contenuti nell’uva sono utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione della bile, per favorire la digestione e fungono da diuretico (potassio) e rimineralizzante.
I semi d’uva combattono i radicali liberi e rallentano l’invecchiamento cellulare, sia se consumati sia applicati sotto forma di olio. Proteggono dall’inquinamento e da sostanze nocive come il fumo di sigaretta. Hanno proprietà relative all’abbassamento del colesterolo “cattivo”, depurano il sangue e migliorano la circolazione. Sono utili per prevenire e lenire le infiammazioni articolari e per rinforzare i denti.
Alcuni studi ne attestano proprietà anti-cancerogene, come lo studio di Enea, Cnr e Università Federico II di Napoli (Unina), pubblicato sulla rivista internazionale “Journal of Functional Foods”, ha dimostrato che alcune molecole contenute negli acini di Aglianico e Falanghina sono capaci di bloccare la crescita di cellule del tumore denominato mesotelioma maligno, una forma rara e aggressiva di cancro che colpisce il rivestimento di gran parte degli organi interni e tali molecole contenute nei semi dell’uva potrebbero essere in grado di aumentare l’efficacia delle terapie farmacologiche standard, come la chemioterapia, utilizzate per il trattamento di questo tumore.**
**Anti-cancer activity of grape seed semi-polar extracts in human mesothelioma cell lines
Dott.ssa Valentina di Giovanni
Associazione Farma e Benessere
Via Petrellosa, 27 - 84013 - Cava de' Tirreni (SA)