La calcolosi urinaria è una delle più comuni patologie del tratto urinario.
E’ caratterizzata dalla formazione di calcoli che avviene per un processo chimico. Le cause della formazione dei calcoli sono varie: ereditarietà, cause metaboliche acquisite di tipo primario o secondario ad altre patologie, o alterazioni causate dallo stile di vita.
La calcolosi urinaria nel mondo occidentale colpisce circa il 10 % della popolazione maschile ed il 5 % della popolazione femminile.
Scopo del Convegno è indagare sulle cause della calcolosi, quali metodiche diagnostiche adottare, analizzare casi particolari come calcolosi in gravidanza e analizzare il rapporto che intercorre tra lo stile alimentare e la formazione dei calcoli renali.
Dott. Marco Barone – Farmacista
Segreteria ReAme
Modulo di iscrizione al Corso Online “Guida alla Calcolosi Renale”
Chiunque abbia espulso un calcolo sa di non voler ripetere l’esperienza.
Cristalli appuntiti e dalla forma irregolare, seguendo lo stesso percorso delle vie urinarie attraverso cui l’urina viene eliminata, attraversano un delicato tubicino (l’uretere) che collega il rene alla vescica per poi passare all’esterno attraverso l’uretra.
Se frammenti di piccole dimensioni possono essere espulsi senza fastidio, un calcolo di dimensioni superiori può causare uno dei dolori più forti che un essere umano possa provare.
Tuttavia durante le fasi di sviluppo, la calcolosi renale è molto spesso asintomatica e ci si accorge di aver sviluppato calcoli troppo tardi e solo quando ormai le cristallizzazioni sono formate ed in via di espulsione, provocando spesso le coliche renali.
LITHOCENTER® – Laboratorio di Calcolosi Renale per lo studio metabolico del rischio litogeno, rappresenta la possibilità di capire perché si formano i proprio calcoli renali, attraverso l’esecuzione di un kit di esami specifici che può assistere il medico nella diagnosi e nel trattamento dei propri pazienti.
Diverse isoforme della porzione libera dell’antigene specifico della prostata (fPSA) sono state identificate come precursori del PSA (proPSA).
Tra queste isoforme quella più specifica per il carcinoma prostatico é la [-2]proPSA (p2PSA).
Il PHI combina matematicamente le concentrazioni sieriche di PSA, fPSA e p2PSA, ricavandone un indice che migliora significativamente la specificità clinica del PSA totale e la ratio percentuale del PSA libero.
Tale procedura si è dimostrata utile soprattutto in uomini di almeno 50 anni, aventi valore di PSA totale compreso tra 2 e 10 ng/ml, nei quali gli eventuali valori di PHI superiori all’intervallo di riferimento sono spesso risultati associati alla presenza di una malattia clinicamente significativa.
Un PHI basso indicherà un rischio potenzialmente basso di cancro alla prostata, mentre un valore più elevato potrebbe significare la necessità di una biopsia.
La specificità più elevata consente di inquadrare e gestire al meglio questi pazienti, riducendo sensibilmente il numero di biopsie non necessarie.
Anche i valori inferiori alla soglia devono comunque essere valutati dal medico, alla luce della storia clinica del paziente.
Dott.ssa Anna Longanella
Responsabile Rete di Laboratori Diagnostica Clinica
I calcoli renali sono delle vere e proprie concrezioni rocciose che si formano nei reni a fronte di qualche situazione di squilibrio che si verifica nell’organismo.
Spesso, si confonde la malattia con il suo aspetto sintomatico: la colica. Quest’ultima dipende dal movimento dei calcoli (anche microscopici, la cosiddetta renella) all’interno delle vie urinarie.
Il trattamento medico di elezione, durante una colica, è con antidolorifici ed è assolutamente sconsigliato bere molto durante questa fase: in caso di piccola ostruzione, l’eccesso di acqua non verrebbe eliminato in vescica, ma darebbe vita ad un fenomeno noto con il nome di idronefrosi.
La cura e la prevenzione dei calcoli inizia dopo la colica, quando si dovrebbe procedere ad un’indagine metabolica sulle urine delle 24 ore (effettuabile in alcune ASL del territorio oppure a domicilio con il servizio www.lithocenter.it).
La ricerca delle eventuali anomali metaboliche è fondamentale per: capire perché si sono formati i calcoli, come fare perché non si formino più, cosa mangiare per prevenirne la formazione. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della calcolosi renale, ma può essere personalizzata soltanto dopo un’accurata analisi del profilo metabolico. In generale ci sono comportamenti che valgono per tutti e da tutti dovrebbero essere dovrebbero essere applicati:
Se quest’ultimo punto fosse di difficile applicazione, in commercio esistono numerosi integratori alimentari di CITRATO che non dovrebbero mai mancare in una corretta terapia di prevenzione della calcolosi renale.
Associazione Farma e Benessere
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