Siamo con il Dr. Alfonso Senatore, medico chirurgo oculista.

Ci dice innanzitutto di cosa si occupa e dove lavora?

Grazie dell’introduzione, Dr. Barone. Mi lasci per prima cosa dire che è per me un onore nonché un vero piacere poter partecipare a questa Sua intervista per Farma e Benessere. Come correttamente diceva, la mia specializzazione medica è rivolta alla diagnosi e alla cura delle patologie degli occhi, o più in generale al benessere di tutto l’apparato visivo.

Lavoro come dirigente medico in Veneto presso l’Ospedale pubblico dell’Alto Vicentino, non lontano da Vicenza, dove quotidianamente svolgo la mia attività clinica e chirurgica. Ma sono originario di Cava de’ Tirreni e molto legato alla mia terra.

Dottore, a quali problematiche oculari (e non) può essere legata la presenza di un occhio rosso?

Si tratta, di una manifestazione comune a moltissime patologie dell’occhio, più o meno gravi. Talvolta può essere anche semplicemente legato ad una emorragia che si è venuta a creare al di sotto della congiuntiva (più spesso in seguito ad un picco di pressione arteriosa o ad un piccolo trauma), talvolta invece si accompagna ad altri sintomi come dolore, fastidio alla luce, secrezioni, sensazione di corpo estraneo o calo della vista.
In tutti i casi è utile un inquadramento accurato della problematica, innanzitutto attraverso un consulto col medico di medicina generale o con il proprio farmacista di fiducia. Un occhio rosso può voler dire congiuntivite, blefarite, ma anche glaucoma o uveite.
Qualora non fosse efficace la terapia impostata diventa fondamentale la visita presso lo specialista. In generale la presenza di sintomi associati può già orientare il medico o il farmacista verso la corretta diagnosi. Qualora però il dolore fosse di grande intensità o ci fosse un abbassamento della vista significativo è indicata la visita urgente tramite pronto soccorso per escludere la presenza di rialzo acuto della pressione intra-oculare, infiammazioni interne all’occhio (uveiti) o presenza di corpi estranei.
E’ quindi importante non sottovalutare i sintomi associati all’occhio rosso.

Ma può dirci qualcosa su quale possa essere un approccio terapeutico iniziale? E’ utile l’antibiotico in collirio in tutti i casi? E i cortisonici?

Grazie della domanda, Dr. Barone. Mi permette così di sconfessare una delle cattive abitudini con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente.
L’uso dell’antibiotico è assolutamente controindicato in prima linea, sia perché causa di resistenze da parte dei batteri, sia perché tossici per la superficie oculare. L’uso di sostituti lacrimali e di antisettici può essere un buon approccio iniziale nei casi in cui si sospetti una patologia infettiva che abbia causato occhio rosso. I cortisonici in collirio inoltre dovrebbero essere sempre di prescrizione specialistica perché possono causare il peggioramento di alcune infezioni (come quelle fungine o alcune forme di herpes) o essere addirittura causa di glaucoma e cataratta.

Un interessante approccio, forse a volte difficilmente attuabile per i consolidati metodi in uso. Pensa che le nuove generazioni di medici e farmacisti sapranno cogliere l’importanza della corretta diagnosi e terapia dell’occhio rosso?

Ne sono convinto, purché venga loro fatta una corretta informazione scientifica.