Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo finale del nuovo decreto legge Covid-19
La “certificazione o passaporto vaccinale Covid-19” ha una validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale.
Il decreto stabilisce che il “green pass” sia rilasciato “anche contestualmente alla prima dose di vaccino” e che diventi valido dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione.
Oltre al certificato vaccinale, sono considerati “green pass” anche il referto di un tampone antigenico rapido o molecolare negativo effettuato al massimo 48 ore prima e il referto dell’Asl che certifica la fine dell’infezione e quindi la guarigione dal coronavirus. Quando ci si vaccina viene consegnato anche il documento che certifica la somministrazione del siero.
Se invece siamo appena guariti dal Covid allora sarà il medico a certificare l’immunizzazione oppure la struttura sanitaria presso la quale ci si è curati.
Infine, nel caso di tampone, è la struttura che ha eseguito il test a rilasciare il documento.
Tutto questo in attesa di avere il green pass digitale che dovrebbe agevolare tutti i passaggi appena descritti.
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