La pertosse colpisce a tutte le età. Oggi abbiamo un arma in più per combattere questa patologia!

Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19 (PNPV), attualmente in vigore, ha introdotto diverse novità tra cui il richiamo difterite-tetano-pertosse (dtp) per adulti e anziani da eseguire ogni dieci anni GRATUITAMENTE (1). Più precisamente, la novità consiste nell’aggiunta della componente pertosse al vaccino difterite-tetano (dT) precedentemente raccomandato. Tale decisione è verosimilmente da riferire all’evoluzione negativa dell’epidemiologia della pertosse in Italia.

È noto infatti che la pertosse colpisce tutte le fasce di età (Figura 1), determinando quadri clinici molto impegnativi nel bambino sotto l’anno di vita che richiedono il ricovero ospedaliero spesso anche nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (2). I dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità evidenziano come la circolazione di Bordetella pertussis sia in aumento non solo nei neonati e adolescenti (2) ma anche nell’adulto e nell’anziano (3). Infatti, comparando due sieroteche collezionate rispettivamente nel 1996-97 e nel 2012-13, è emerso che sopratutto nei soggetti di età > 60 anni sono significativamente aumentati (38.8% vs 18.6 %; P<0.0001) coloro che hanno incontrato B. pertussis negli anni immediatamente precedenti allo studio (3).

I ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità concludono che la pertosse costituisce ad oggi un problema emergente in Italia rispetto al passato e che è pertanto necessario eseguire i richiami vaccinali non solo negli adolescenti ma anche negli adulti e anziani, sia per conseguire la protezione individuale sia per ridurre la circolazione del germe e dunque il rischio di pertosse nei neonati (3) considerando l’elevata contagiosità con un R0 12-17.

Senza considerare che la pertosse colpisce l’apparato respiratorio già fortemente messo alla prova dalla CoViD-19 con un sintomo comune che è la tosse. Di fatti per la  stagione antinfluenzale 2020/2021 sia la Regione Campania (4) che la Società Italiana di Medici di Medicina Generale (5) si sono attivati al fine di produrre indicazioni chiave che facilitino la co-somministrazione di altre vaccinazioni, compresa la dtp, essenziali in questo momento per evitare sovraffollamento dei pronto soccorso da altre malattie infettive e sia per favorire diagnosi differenziale a partire dai soggetti più suscettibili.

Chi effettua questa vaccinazione?

Al momento i Centri vaccinali della ASL (6) ma ci auguriamo che in futuro, come accade già in Toscana, possa diventare un servizio svolto dal Medico di Medicina Generale per creare la continuità assistenziale necessaria ai pazienti più fragili.

 

Bibliografia

1. Ministero della Salute. Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017 – 2019. GU n.65 del 18.3.2017 Suppl. Ordinario n. 15

2. Gonfiantini MV et al, Euro Surveill. 2014 Oct 9;19(40):20921

3. Palazzo R et al, J Med Microbiol. 2016 Apr 13

4. Regione Campania prot. N.2020.0364644 del 31/07/2020

5. https://www.simg.it/flowchart-decisionale-vaccinare-ladulto-ai-tempi-del-covid-19-porgi-laltra-spalla/

6. http://www.aslsalerno.it/vaccinazioni