Che cos’è l’asma bronchiale?

L’asma bronchiale è una patologia cronica infiammatoria delle vie aeree che causa ipersecrezione mucosa e successiva broncostruzione reversibile, determinando sintomi di varia gravità come dispnea (difficoltà nel respirare) a volte anche intensa, tosse secca, sibili espiratori, risvegli notturni con sensazione di fame d’aria.

L’asma è una patologia molto diffusa molto spesso caratterizzata da sintomi lievi e intermittenti, se non trattata in modo adeguato può, però, talvolta essere molto invalidante, impattando notevolmente con il normale svolgimento delle attività quotidiane e, in alcuni casi, molto severa tanto da portare la necessità di ricovero anche in terapia intensiva e in alcuni casi al decesso (1).

L’asma può essere classificata in due principali categorie:

tipo I asma estrinseco che rappresenta la condizione più diffusa e comprende tutte quelle forme di asma bronchiale allergico (pollini, muffe, acari della polvere, derivati epidermici di animali domestici) solitamente si sviluppa in giovane età;

tipo II asma intrinseco, molto meno diffusa e comprende tutte quelle condizioni scatenate da fattori non allergici (sforzo fisico, cambiamenti repentini della temperatura esterna, odori molto intensi e irritativi) le prime manifestazioni possono verificarsi anche in età adulta. (2)

Diagnosi

L’iter diagnostico non può fermarsi alla semplice anamnesi ma deve essere completata con degli specifici esami strumentali. Innanzitutto per porre diagnosi di asma bronchiale è necessario documentare un’ostruzione delle vie aeree di tipo reversibile mediante un esame spirometrico (test di broncoreversibilità).

Siccome le caratteristiche della patologia possono essere intermittenti molto spesso un soggetto asmatico in fase di stabilità può presentare una spirometria nella norma, in questo caso, se sussiste un forte sospetto di asma bronchiale, è indicato eseguire una spirometria con test di provocazione bronchiale che consiste nel far inalare ad un soggetto con spirometria normale dosi crescenti di una sostanza (metacolina) che, nel soggetto normale non causa alcuna modifica dei valori spirometrici, mentre nel soggetto asmatico elicita una broncoostruzione che reverte con somministrazione di broncodilatatore a breve durata d’azione.

Il percorso diagnostico devo poi essere completato con esami del sangue e prove allergiche per definire le eventuali cause responsabili del quadro clinico. (2)

Trattamento e terapia

Il trattamento dell’asma bronchiale è una terapia cosiddetta “tailored” cioè “cucita addosso” che ha come obiettivo il controllo dei sintomi; non esiste un’unica terapia per tutti ma ad ogni paziente va adattato l’adeguato schema terapeutico, pertanto, una volta posta diagnosi di asma bronchiale, per iniziare un corretto approccio terapeutico è indispensabile classificare il soggetto in base alla gravità dei sintomi.

Il capostipite della terapia è senza dubbio il corticosteroide inalatorio al quale può essere aggiunto o meno un broncodilatatore a lunga durata d’azione o nei casi più gravi anche corticosteroidi sistemici (compresse).

Una volta impostata la corretta terapia è indispensabile un adeguato follow-up del paziente per definire lo schema terapeutico più idoneo con un processo di “step up/step down” cioè se si rileva un peggioramento della sintomatologia si aumenta il dosaggio o si inseriscono altri farmaci mentre se i sintomi sono in miglioramento si riducono i dosaggi o si eliminano alcuni farmaci.

Nei casi più complicati anche con un corretto approccio terapeutico massimale non si assiste ad un miglioramento dei sintomi è questo il caso della cosiddetta asma grave che può essere trattata con particolari farmaci biologici specifici ottenendo in molti casi eccellenti risultati. (2,3)

In conclusione l’asma bronchiale è una patologia molto diffusa ad elevato impatto sociale che necessita innanzitutto di una corretta diagnosi ed un corretto inquadramento terapeutico e non meno importante una corretta impostazione di un percorso di follow-up per gestire al meglio i sintomi e le eventuali riacutizzazioni.

Bibliografia

  1. Sidney S. Braman The Global Burden of Asthma Chest 2006;130;4S-12S
  2. Global Initiative for Asthma. Global Strategy for Asthma Management and Prevention, 2019. www.ginasthma.org
  3. P.M. O’Byrne H.K. Reddel,  G. Eriksson, et al. Measuring asthma control: a comparison of three classification systems Eur Respir J 2010; 36: 269–276

Dott. Angelo Canora

Dirigente Medico Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria

AORN Cardarelli Napoli

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