Quando si parla di diagnosi di tumori e di esami del sangue per lo più ci si riferisce ai cosiddetti marker tumorali, in italiano “marcatori”.
Si tratta di sostanze che vengono prodotte direttamente dai tumori o che vengono “liberate” quando nel corpo si sta formando una neoplasia maligna o benigna, in risposta a tale anomalia. Queste sostanze sono rilevabili nel sangue.
In generale servono per scoprire, diagnosticare o monitorare un tumore, ma sebbene livelli fuori norma di alcuni marcatori possano suggerire un accrescimento tumorale, da soli non sono sufficienti a darci la certezza di una diagnosi.
Pertanto possiamo considerare il marker come un segnale di allarme, una spia concreta di possibile neoplasia, utile come strumento diagnostico da associare ad altre indagini più approfondite come la biopsia (prelievo di un campione di tessuto sospetto da analizzare in laboratorio) o esami strumentali quali TAC, PET, ecografie eccetera.
Alcuni tumori, quali il cancro al seno, sono rilevabili attraverso specifici marker tumorali che si possono richiedere in un test del sangue. Come già anticipato, però, non è certo sufficiente basarsi su tali indicatori, che vanno sempre e comunque presi “con le pinze” e associati ad esami più approfonditi per giungere ad una diagnosi certa.
Vediamo quali sono i marcatori che un test del sangue può rilevare in caso di sospetto tumore (carcinoma) della mammella e i loro significati.
Attenzione: la sigla CA indica Cancer Antigen, ovvero antigene del cancro, proteina di natura tumorale.
In generale:
Dott.ssa Anna Longanella
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it
“Terapie chirurgiche integrate nel carcinoma della mammella e Rete Oncologica Campana. Up to date”
Il I Convegno Regionale ANISC tratterà della formazione del chirurgo senologo moderno, a cui saranno dedicate le due sessioni mattutine, e si alterneranno alla conduzione delle tavole rotonde illustri esperti nazionali, ai vertici ANISC e senologi di provata esperienza in Campania.
La sessione pomeridiana è dedicata allo stato dell’arte della rete oncologica in Campania.
Luci ed ombre che il meeting mira a dissipare, con l’aiuto ed il supporto fattivo di tutti i responsabili delle unità di senologia attive sul territorio campano.
L’intento della segreteria scientifica è quello di agevolare un confronto serio e professionale sulla rete oncologica campana.
L’Evento prevede, inoltre, la presentazione in un’aula attigua, dell’Associazione “Crescere In Rosa” ed delle sue iniziative volte alla prevenzione senologica.
Per il Convegno è previsto accreditamento ECM
Prof. Antonio Santoriello – Senologo
L’analisi di mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 viene condotta al fine di valutare la predisposizione genetica del paziente allo sviluppo dei tumori alla mammella ed all’ovaio.
Il test di suscettibilità genetica è molto utile anche in donne che hanno già sviluppato un tumore al seno, in quanto, se portatrici di mutazioni BRCA, sono ad alto rischio di sviluppare un nuovo tumore alla mammella o all’ovaio
BRCA1 e BRCA2 sono geni onco-soppressori localizzati rispettivamente sul cromosoma 17 e sul cromosoma 13, che codificano per due proteine, denominate proteine di suscettibilità al cancro della mammella tipo 1 o 2 (dall’inglese Breast Cancer Type 1/2 susceptibility protein), che intervengono nel controllo del ciclo cellulare.
Le mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 predispongono all’insorgenza di neoplasie mammarie, sia maschili che femminili, ed ovariche (oltre a, seppure in misura minore, neoplasie del pancreas, del colon e di altri organi, compresa la prostata).
Le persone che possiedono mutazioni ereditarie a livello dei geni BRCA o BRCA2 rischiano di sviluppare un tumore alla mammella nell’87% dei casi, contro una probabilità del 10% nei non portatori di mutazioni. Il rischio di tumore ovarico, in caso di ricorrenza di mutazioni di uno dei due geni in questione, è, invece, compreso tra il 44 e il 60%, rispetto all’1% di probabilità dei non portatori.
Offriamo la possibilità di uno screening sulle tre principali mutazioni dei geni BRCA: la mutazione 185delAG e la mutazione 5382insC sul gene BRCA-1, e la mutazione 6174delT sul gene BRCA-2.
Laboratorio Minerva
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it
Associazione Farma e Benessere
Via Petrellosa, 27 - 84013 - Cava de' Tirreni (SA)